Presidente: Umberto D'amico
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Il Bologna Club Melbourne è nato il 13 febbraio 2023 con una decina di membri, il numero minimo necessario per fondare un club all’estero, sperando in un futuro sviluppo, anche in funzione dei sempre più soddisfacenti risultati della squadra.
Il club è nato con l’intento di fondare una comunità di appassionati del Bologna calcio a Melbourne, che è una metropoli ricca di cultura italiana.
Io, Umberto D’amico, e mio fratello Massimo siamo nati a Milano, ma discendendo da una famiglia bolognese, da parte di padre, abbiamo sempre tifato solo e sempre per il Bologna.
La passione per il Bologna nasce fortunata, infatti la mia prima partita, vista dal vivo allo Stadio San Siro nel 2008, fu un Milan-Bologna, alla prima di campionato dopo la promozione in massima serie. Il Bologna inaspettatamente vinse per 2 a 1, con gol di Marco Di Vaio e Francesco Valiani, contro un Milan che doveva essere stellare, con l’astro Ronaldinho, con i bolognesi che sono usciti dallo stadio cantando “salutate la capolista”.
Da quel giorno, dopo avere vissuto grandi emozioni, perfino inaspettate, io e mio fratello ci siamo attaccati ancora di più alla maglia del Bologna.
Dopo che ci siamo trasferiti a Melbourne in Australia, con mio fratello abbiamo visto tante partite giocate dai rossoblù quando da noi era notte, dalle 23 alle 4 del mattino.
Ad ogni ritorno in Italia, durante le vacanze estive australiane, da dicembre a gennaio, con mio fratello eravamo sempre in Curva Andrea Costa a tifare Bologna.
A dicembre 2022 insieme a Massimo abbiamo deciso di fondare il Bologna Club Melbourne, intercettando alcuni tifosi del Bologna anche in Australia, per condividere la comune passione.
Come tutti i ragazzi della mia età eravamo affascinati dalle giocate di Alessandro Diamanti, manifestate in tante occasioni nei suoi anni a Bologna, per questo motivo siamo stati estremamente contenti quando “Alino” nel 2019 ha deciso di venire a Melbourne, per chiudere la sua lunga carriera giocando con la maglia del Western United, facendo vedere anche nella terra dei canguri la sua immensa classe.
Avremmo voluto conoscerlo personalmente, ma non è ancora stato possibile, magari lo rivedremo a Bologna, dove si dice potrebbe decidere di vivere la sua seconda vita, dopo avere appeso le scarpe al chiodo.
